PANews ha riportato il 27 dicembre che, secondo Finance Feeds, le autorità pakistane a Karachi hanno smantellato una rete transnazionale di truffa sugli investimenti in criptovaluta per un valore di circa 60 milioni di dollari. Il blitz ha sequestrato 37 computer, 40 telefoni cellulari, oltre 10.000 schede SIM internazionali e 6 dispositivi di gateway di pagamento illegali. Il gruppo di truffatori ha impiegato tecniche di ingegneria sociale a lungo termine attraverso i social media e strumenti di messaggistica istantanea, fingendosi trader o "insider" per attirare le vittime su false piattaforme di trading di criptovaluta e forex, sottraendo gradualmente i loro fondi con promesse di alti rendimenti. Una volta che le vittime investivano circa 5.000 dollari, i truffatori richiedevano commissioni aggiuntive con il pretesto di tasse, commissioni di prelievo o commissioni di verifica dell'account. Dopo il pagamento, l'accesso all'account veniva bloccato e tutte le comunicazioni venivano interrotte.
Attualmente, il giudice ha trattenuto 22 sospetti, tra cui otto cittadini stranieri, in attesa di processo. L'Agenzia nazionale di investigazione sui crimini informatici (NCCIA) ha avviato indagini ai sensi di molteplici disposizioni della legge sulla prevenzione dei crimini elettronici e del codice penale pakistano.

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